sabato 7 settembre 2013

TERRENI COMUNALI, ANCHE A CORBETTA LA PAROLA D'ORDINE È VENDERLI PER FARE CENTRI COMMERCIALI

Dall'Associazione Parco Sud

Niente di nuovo: anche a Corbetta, comune del Parco Sud, gli amministratori prediligono il cemento. E bruciano quasi 40mila mq di verde e bosco per centri commerciali e campi sportivi. Ecco come. Si vende a un privato l'area comunale dove ora c'è il campo sportivo, avendo cura di consentirgli di costruire case, cambiando nel Piano di Governo del territorio (PGT) la destinazione d'uso: da servizio pubblico a residenziale. Ma si può lasciare i concittadini senza un centro sportivo? Certo che NO! Lo stesso privato, su un'altra area comunale, echissenefrega se è verde (16mila mq dei 51 mila mq di area boscata), realizza un nuovo centro sportivo con tanto di stadio, pista atletica e parcheggi sotterranei!
Ma non basta: a fine 2012 l’amministrazione di Corbetta, guidata dal leghista Antonio Balzarotti, ha anche deciso di avviare il procedimento di variante al PGT per trasformare un'altra un’area- sempre di proprietà comunale- di 22.000 mq da area di servizi per la collettività a commerciale per la grande distribuzione. Anche qui, ecchissenefrega se l'area è totalmente a verde e se a soli 600 metri di distanza c'è un altro centro commerciale di 27mila mq! In sovrabbondanza, aggiungiamo che ce n'è un altro a 3,6 km con servizio navetta gratuito.
Non approfondiamo, poi, i contenuti del PGT approvato nel 2010, ma è sufficiente un dato per capire che non è per nulla "leggero" nei confronti del territorio: 22 ambiti di trasformazione, ovvero 22 progetti che vanno a modificare l'assetto urbanistico della cittadina. La firma del PGT è della giunta precedente: lista civica di centro-sinistra. Che forse non prevedeva di cementificare su aree verdi. Ma di cementificare, certamente.

Cittadini e commercianti mobilitati


Sia per la devastazione del bosco sia per il centro commerciale, i cittadini si sono mobilitati e hanno costituito il Comitato "Sì al bosco urbano, basta centri commerciali". E un primo risultato lo hanno raggiunto: nel Consiglio Comunale del 22 luglio scorso, è stata approvata all'unanimità una mozione presentata dai Consiglieri di opposizione che, nei fatti:
- riconosce l'indissolubile pregio urbano, naturalistico ed educativo del Bosco Urbano;
- porta a prendere una sorta di impegno volto a sospendere le delibere precedenti che hanno a che fare col bosco se, dopo la discussione con la cittadinanza, emergerà dissenso alla proposta.
Per la cronaca, il bosco urbano è stato realizzato nel 2001 al fine di garantire un "cuscinetto" di verde tra aree densamente urbanizzate. Al progetto partecipò anche la Provincia di Milano che, a suo tempo, finanziò con 64 milioni di lire la piantumazione di circa 2.200 piante autoctone: oggi l'area è un luogo d'incontro, di svago e di cultura a cui gli abitanti di Corbetta sono molto attaccati e a cui non intendono rinunciare.
In parallelo, l'Associazione Commercianti di Abbiategrasso e del Circondario ha attivato una petizione per bloccare la realizzazione dell'ennesimo, realmente inutile, centro commerciale: firmiamola !

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