sabato 14 settembre 2013

FACCIAMOCI DEL BIO A SETTIMO MILANESE


È NEL PARCO SUD, A GAGGIANO, IL PRIMO PRODOTTO LOMBARDO DELLA FILIERA LIBERA TERRA

Dall'Associazione Parco Sud

Un altro passo per sconfiggere la mafia, questa volta attraverso la dolcezza del miele: il 15 settembre prossimo a Gaggiano, comune del Parco Sud, si terrà la presentazione ufficiale del  protocollo d’intesa sottoscritto da Libera, Comune di Gaggiano, Slow Food condotta corsichese, Distretto Economico Solidale Rurale Parco Sud per creare un’area di coltivazione ed installazione di alveari per la raccolta e produzione del miele biologico in ricordo delle vittime di mafia, all’interno del bosco di Gaggiano, frazione San Vito, ora denominato I cento passi. La sottoscrizione del protocollo è quindi l’atto formale che avvia, in forma sperimentale, la produzione di miele biologico con il marchio di qualità nella legalità Libera Terra nel bosco dei 100 passi, realizzato sui terreni sottratti alle mafie a partire del 2007 e oggi diventati di utilizzo pubblico. Il miele che sarà prodotto nel bosco di Gaggiano è il primo prodotto della filiera Libera Terra che viene realizzato in Lombardia. “L’antimafia sociale in Lombardia si rafforza con atti concreti -ricorda il referente di Libera in Lombardia Davide Salluzzo- e l’avvio della produzione del miele Libera Terra nella nostra regione è un traguardo fondamentale. Un altro passo in avanti nella battaglia contro le mafie, ma un nuovo punto di partenza, visto che solo valorizzando il patrimonio di esperienze del sociale si può pensare di sconfiggere la criminalità organizzata”.

sabato 7 settembre 2013

CORNAREDO, IL COMUNE METTE IN VENDITA 76.000 MQ NEL PARCO AGRICOLO

Dall'Associazione Parco Sud

Stravolgere, per fini puramente speculativi, i valori ambientali, le tradizioni colturali, l'identità dei luoghi. È quanto potrebbe succedere a Cornaredo, dove l'amministrazione di centro destra, guidata dal sindaco leghista Luciano Bassani, ha messo all'asta 75.778 mq di terreni agricoli del Parco Sud di proprietà comunale per fare cassa. Non solo terreni, ma anche aziende agricole con residenze, fienili, stalle, boschi. Tutto, cedere tutto per creare un tesoretto di 1.274.056 euro: è stata questa la base dell'asta. Ma si tratta di un patrimonio che appartiene alla comunità. I terreni agricoli pubblici dovrebbero essere beni comuni inalienabili e gestiti dalle comunità locali! O quantomeno, si dovrebbe vincolarli al solo uso. agricolo.
Giù le mani dal Parco
Ma se sono territori nel Parco Sud, non si possono ipotizzare speculazioni edilizie, obietterà qualcuno. Non è proprio così. Purtroppo vi sono molte vie, neppure troppo contorte, che consentirebbero lo sfruttamento dei terreni per speculazioni edilizie, oppure per impianti di biogas o altre tecnologie della cosiddetta green economy, che comunque sottraggono terra all'agricoltura. Sono centinaia i casi che lo dimostrano, basta leggere le delibere dell'Ente Parco Agricolo Sud Milano, tra cui per esempio spiccano i 100.000 mq di Vignate tolti al Parco per trasformare il terreno in un centro logistico, o i 50.000 mq di Rosate, per ampliare un'industria. E poi, tutte le "concessioni" per infrastrutture viarie o di impianti fotovoltaici. Il Parco, dalla sua nascita -nel 1990-ad oggi ha perso milioni di mq, grazie all'inventiva perversa, ben lontana dal proteggerne l'agricoltura, motivo per cui è stato strenuamente voluto.
Ma il pressante conflitto tra agricoltura e urbanizzazione è in continuo svolgimento: e, nel caso specifico, si tratta di un'area molto vicina a quella dell'Expo 2015, dove pare che, in termini di cementificazione, tutto sia consentito.

L'erosione del suolo
Sono questi i nostri amministratori, incuranti del consumo del suolo agricolo (la superficie coltivata è passata in 40 anni da 18 a 13 milioni di ettari), che ha penalizzato soprattutto aree fertili come la Pianura Padana: l'agricoltura italiana ha perso una superficie pari a Lombardia, Emilia Romagna e Liguria. Un'erosione continua considerando che, secondo i dati del ministero delle Politiche agricole, si cementificano ogni giorno 100 ettari di suolo.
Ma, per il momento, il colpo degli amministratori di questo Comune del Parco non è andato a segno! "ll primo bando è andato deserto per i prezzi alti -spiega Ernesto Galli, coordinatore della Lista Civica Cornaredo- ma purtroppo ci riproveranno e alla fine venderanno i nostri terreni e poi, sicuramente, fra qualche anno, una volta scaduti i contratti d'affitto con gli agricoltori, troveranno il modo di spargere altro cemento!"
Galli si sta impegnando anche su un altro fronte: contro la trivellazione di 4 nuovi pozzi di oltre i 150 metri di profondità che Cap Holding, società a capitale interamente pubblico che gestisce il patrimonio idrico dei Comuni, vuole realizzare a Cornaredo.
"Inutile dirlo -conclude Galli- ma lo sfascio del nostro territorio, del nostro ambiente viene proprio dalle amministrazioni locali, che fanno quello che vogliono senza informare i cittadini".
Ancora una volta non possiamo che constatare l’incapacità di questa classe politica ad amministrare nell’interesse della collettività, sperperando un bene di tutti: la nostra terra!

TERRENI COMUNALI, ANCHE A CORBETTA LA PAROLA D'ORDINE È VENDERLI PER FARE CENTRI COMMERCIALI

Dall'Associazione Parco Sud

Niente di nuovo: anche a Corbetta, comune del Parco Sud, gli amministratori prediligono il cemento. E bruciano quasi 40mila mq di verde e bosco per centri commerciali e campi sportivi. Ecco come. Si vende a un privato l'area comunale dove ora c'è il campo sportivo, avendo cura di consentirgli di costruire case, cambiando nel Piano di Governo del territorio (PGT) la destinazione d'uso: da servizio pubblico a residenziale. Ma si può lasciare i concittadini senza un centro sportivo? Certo che NO! Lo stesso privato, su un'altra area comunale, echissenefrega se è verde (16mila mq dei 51 mila mq di area boscata), realizza un nuovo centro sportivo con tanto di stadio, pista atletica e parcheggi sotterranei!
Ma non basta: a fine 2012 l’amministrazione di Corbetta, guidata dal leghista Antonio Balzarotti, ha anche deciso di avviare il procedimento di variante al PGT per trasformare un'altra un’area- sempre di proprietà comunale- di 22.000 mq da area di servizi per la collettività a commerciale per la grande distribuzione. Anche qui, ecchissenefrega se l'area è totalmente a verde e se a soli 600 metri di distanza c'è un altro centro commerciale di 27mila mq! In sovrabbondanza, aggiungiamo che ce n'è un altro a 3,6 km con servizio navetta gratuito.
Non approfondiamo, poi, i contenuti del PGT approvato nel 2010, ma è sufficiente un dato per capire che non è per nulla "leggero" nei confronti del territorio: 22 ambiti di trasformazione, ovvero 22 progetti che vanno a modificare l'assetto urbanistico della cittadina. La firma del PGT è della giunta precedente: lista civica di centro-sinistra. Che forse non prevedeva di cementificare su aree verdi. Ma di cementificare, certamente.

Cittadini e commercianti mobilitati


Sia per la devastazione del bosco sia per il centro commerciale, i cittadini si sono mobilitati e hanno costituito il Comitato "Sì al bosco urbano, basta centri commerciali". E un primo risultato lo hanno raggiunto: nel Consiglio Comunale del 22 luglio scorso, è stata approvata all'unanimità una mozione presentata dai Consiglieri di opposizione che, nei fatti:
- riconosce l'indissolubile pregio urbano, naturalistico ed educativo del Bosco Urbano;
- porta a prendere una sorta di impegno volto a sospendere le delibere precedenti che hanno a che fare col bosco se, dopo la discussione con la cittadinanza, emergerà dissenso alla proposta.
Per la cronaca, il bosco urbano è stato realizzato nel 2001 al fine di garantire un "cuscinetto" di verde tra aree densamente urbanizzate. Al progetto partecipò anche la Provincia di Milano che, a suo tempo, finanziò con 64 milioni di lire la piantumazione di circa 2.200 piante autoctone: oggi l'area è un luogo d'incontro, di svago e di cultura a cui gli abitanti di Corbetta sono molto attaccati e a cui non intendono rinunciare.
In parallelo, l'Associazione Commercianti di Abbiategrasso e del Circondario ha attivato una petizione per bloccare la realizzazione dell'ennesimo, realmente inutile, centro commerciale: firmiamola !

giovedì 5 settembre 2013

SERVE UNA REGOLAMENTAZIONE SUI PESTICIDI

Pesticidi: serve una regolamentazione locale
per difendere salute, ambiente  e produzioni di qualità
Successo del convegno ad Albairate organizzato dal Comune lo scorso 31 maggio
 
Si può e si deve ridurre l’uso dei pesticidi in agricoltura, con l’informazione ma anche con una regolamentazione per difendere la salute pubblica e le produzioni agricole locali di qualità. Queste le conclusioni del convegno tenutosi venerdì 31 maggio ad Albairate organizzato dal Comune e promosso da Legambiente Terre di Parchi, Distretto di economia solidale rurale e Associazione medici per l’Ambiente, che ha visto riempirsi la sala consiliare fino a tarda serata di molti agricoltori, politici e cittadini.
Gli esperti sono stati chiamati a illustrare gli effetti sanitari dei prodotti fitosanitari con particolare rilievo ai danni che un uso massiccio e continuato può arrecare agli stessi operatori agricoli, prime vittime passive di una politica di prevenzione che si basa su un’informazione scarsa e poco autorevole.
Ma è stato anche esposto il problema della deriva dei pesticidi, ovvero dell’ampia mobilità di queste sostanze chimiche nell’ambiente circostante tale da portarle a diffondersi anche negli ambiente urbani e ad entrare nella catena alimentare. Problema particolarmente urgente e attuale anche dalle nostre parti per l’arrivo delle coltivazioni destinate agli impianti energetici a biomasse che inondano il suolo di pesticidi e disseccanti senza alcuna attenzione all’ambiente circostante ma solo al profitto di imprese che non appartengono neanche al settore agricolo. In questo caso è particolarmente evidente la necessità di una regolamentazione – come già avviene in molti comuni – che difenderebbe la salute, l’ambiente ma anche la sopravvivenze delle stesse aziende agricole locali sia “tradizionali”  sia biologiche.
Il  tema del pericolo dell’esposizione ai pesticidi riguarda quindi tutti e l’impegno nel salvaguardare  l’ambiente e la salute deve portare gli enti preposti ad assumere posizioni precise e coraggiose.
Agricoltori e cittadini devono poter accedere a informazioni corrette, aggiornate e affidabili, mentre purtroppo in Italia, a causa della sistematica carenza di fondi nella ricerca, si deve far conto molto spesso su quanto riportano i depliant delle multinazionali dell’agrochimica.
Un’altra carenza evidenziata nel corso della serata, è la mancanza di percorsi di studio a livello superiore e universitario in grado di insegnare tutti i metodi alternativi all’agricoltura intensiva convenzionale basata sull’apporto di fattori esterni di origine chimica e sulla meccanizzazione spinta. Fertilità della terra, stato dei terreni, erosione, compattamenti eccessivi, biodiversità, rotazioni colturali , recupero e riuso delle sementi prodotte , sono solo alcuni dei temi su cui riflettere e c’è bisogno di tecnici preparati e di formazione professionale .
Il ritorno a pratiche di coltivazioni più naturali richiede invece l’umiltà di riscoprire saperi contadini che rischierebbero di perdersi se fortunatamente non ci fossero aziende agricole innovative come quelle che si trovano nei nostri territori in conversione biologica (oltre una ventina nel Parco Agricolo Sud Milano) o comunque a lotta integrata e pronte ad aprirsi al mercato del chilometro zero, alla multifunzionalità, alla difesa del territorio. Si tratta spesso di piccole e medie aziende, tantissime condotte da donne. L’interesse dei cittadini è forte nel richiedere questo tipo di agricoltura e molti sono disposti a sostenerla e a promuoverla.
In definitiva le associazioni che hanno promosso l’incontro chiedono alle amministrazioni comunali di aprire un tavolo tecnico per adottare un regolamento sull’uso dei prodotti fitosanitari più pericolosi a tutela degli operatori ma anche dei cittadini, prevedendo ad esempio zone di rispetto per aree sensibili (residenziali, scolastiche ecc.) e per le aziende con produzioni di qualità. Gli esempi nella nostra regione non mancano: il Parco Agricolo Sud Milano, per esempio, ha  già adottato un marchio ambientale per un buon numero delle sue aziende e può così offrire l'opportunità di incrementare il valore della propria agricoltura. Ci vuole solo la volontà per farlo.

NOTIZIE DALLA FILIERA DELLA FRUTTA DEL DESR


La frutta quest'anno è stata poca per via del freddo e della pioggia continua della primavera. Gli insetti impollinatori non sono riusciti a fare il loro mestiere e così i pochi fiori di ciliegio, pesco, albicocco non si sono trasformati in frutti e siamo rimasti a bocca asciutta. Per fortuna i meli e i peri hanno prodotto di più, quindi a partire dalla prossima settimana cominceremo a cogliere i frutti !! La vendita verrà fatta nel mese di settembre tutti i sabati pomeriggio, ma un sabato o una domenica saranno dedicati alla raccolta in campo, come abbiamo fatto lo scorso anno.

Vorremmo che fosse anche una festa, oltre che un lavoro, ci stiamo pensando su....

Vi daremo al più presto informazioni più dettagliate!

Cascina delle mele
via Cascina s.Antonio 1 - Vittuone (Mi)
www.cascinadellemele.it
cell. 3472927995

lunedì 2 settembre 2013

Segnalo questi interessanti articoli pubblicati dall'Associazione Parco Sud http://www.assparcosud.org/

Che noia l'ufficio, fuggo in campagna. Ma la politica deve dare la terra agli agricoltori.

La Mac Oil trivellerà per ricerca gas o petrolio una grande area nell’est di Milano.

L'antico Borgo di Assiano rinasce a nuova vita.

Siamo in debito con la Terra: scatta l'Earth Overshoot Day con quattro mesi di anticipo.


Riccardo

domenica 1 settembre 2013

LA STRADA DELLE ABBAZIE

Che domenica ! Siamo andati in bicicletta da Settimo M. a Morimondo in occasione della 'Festa della Strada delle Abbazie'. Un percorso che complessivamente si snoda per 100 km. per la maggior parte nel Parco Agricolo Sud Milano oltre che nel Parco del Ticino. Abbiamo visitato il borgo e la splendida abbazia cistercense di Morimondo ed incontrato numerosi produttori agricoli di questa parte della terra lombarda. Siamo rientrati nel pomeriggio dopo avere pedalato per oltre 50 chilometri, stanchi ed accaldati ma contentissimi di avere trascorso una bella giornata in quel bellissimo borgo ed in questo splendido territorio. Riccardo

venerdì 30 agosto 2013



Venerdì 6 Settembre 2013 alle ore 18:30

 Abbiategresso – Ex Convento dell’Annunciata (Via Pontida 1)

inaugurazione della mostra

'Immagini e sensazioni di viaggio
nel Parco del Ticino, tra Bereguardo e Abbiategrasso,
passando da Motta Visconti, Besate, Morimondo e Ozzero
alla scoperta delle biodiversità nell’ecosistema del Fiume Ticino'


Al termine dell’inaugurazione “Buffet : Non solo per mangiare” organizzato dall’ Azienda Agricola e Agrituristica Cascina Selva di Ozzero con prodotti del Consorzio “Produttori Agricoli del Parco del Ticino” e dell’Azienda “Le Cantine” di Vermezzo.

Ci potete trovare su:







Per APS Il Punto
Il Presidente
Dott. Andrea Capello
Via Libia 3/A
20081 Abbiategrasso (MI)
Cell. 339 76 87 400

giovedì 13 giugno 2013

Incontro 17 Giugno 2012

I GAS aderenti alla RETINA DELL'OVEST (MicroméGAS, GASSAPAROLA e GAS-SETTIMO) in collaborazione con il DESR Parco Sud si incontreranno

LUNEDI' 17 GIUGNO 2013
ore 21.00/21.15
a Cornaredo c/o l'ex Sala Consiliare di via Imbriani

All'ODG:
  • Riflessioni  in  vista  dell'Incontro  Nazionale  dell'Economia  Solidale  che  si  terrà  a  Monopoli (BA) dal 28 al 30 Giugno
  • varie ed eventuali
Per stimolare il dibattito sono state poste 5 domande che potrete trovare cliccando qui

mercoledì 22 maggio 2013

Cornaredo - Associazioni in Piazza

Come consuetudine, anche quest'anno il MicroméGAS parteciperà alla manifestazione "ASSOCIAZIONI IN PIAZZA".

L'evento si svolgerà

DOMENICA 26 MAGGIO 

nel Parco di via San Siro a Cornaredo e durerà l'intera giornata.

Per avere maggiori informazioni sulla manifestazione cliccare qui.

Il MicroméGAS vi aspetta!!!

lunedì 15 aprile 2013

Benvenuti nella RETINA DELL'OVEST

Benvenuti nel nuovo blog della RETINA DELL'OVEST.

Il blog nasce dall'incontro tra i due GAS di Settimo Milanese (GAS SETTIMO e GASSAPAROLA) e quello di Cornaredo (MicroméGAS) per favore lo scambio di informazioni tra gli stessi GAS e per offrire un punto d'incontro comune per tutti coloro che ne vogliano seguire le attività.

Le informazioni che verranno via via inserite potranno essere relative ad iniziative comuni dei tre GAS sopra citati, o iniziative di un singolo GAS che voglia farle conoscere anche agli altri.

Per ricevere tutte le informazioni si consiglia di inserire la propria mail nel box in alto a destra "segui tramite mail".

GAS SETTIMO, GASSAPAROLA e MicroméGAS vi danno quindi il benvenuto!